Il profumo floreale dei fiori incontra il delizioso sapore degli agrumi in un'inebriante celebrazione della fragranza. Il neroli è particolarmente potente, in quanto il più profumato dei fiori di agrumi. Brilla come nota di testa con una freschezza assoluta che viene addolcita solo dalla sua sottile dolcezza.
Il neroli deriva dall'arancio amaro, altrimenti noto come arancio di Siviglia o bigarade, ed è originario del sud-est asiatico. La sua fragranza deliziosamente piccante è apprezzata in tutto il mondo: cresce nei climi caldi di Egitto, Marocco, Spagna, Italia e Tunisia. In primavera, i piccoli fiori di neroli vengono raccolti a mano prima di essere distillati a vapore per rivelare un profumo divinamente floreale.
Il profumo agrumato e ringiovanente del neroli è stato a lungo apprezzato per i suoi benefici per la salute, il benessere e la spiritualità. Gli antichi egizi erano estasiati dalla deliziosa fragranza dei frutti esperidati, associando il profumo alle divinità e cospargendo i luoghi di culto con l'olio di neroli in modo non dissimile dall'uso dell'incenso nelle chiese di oggi. Tuttavia, è solo nel 17° secolo che il neroli si impone come fragranza à la mode, quando la principessa Anna Maria de La Trémoill di Nerola si innamora di questo profumo. Da quel momento, la principessa lo utilizzò come profumo caratteristico, profumando i guanti, i vestiti e l'acqua del bagno con questa fragranza e dando così il via alla mania del neroli.
Il neroli è una delle note più popolari tra i profumi. Giovanni Maria Farina, profumiere di fama mondiale, iniziò a sperimentare questa nota deliziosamente piccante che finì per essere inserita nell'Eau de Cologne originale del 1709. Da allora, il neroli è stato ampiamente utilizzato nei profumi floreali, in particolare nell'iconico Chanel n.5.