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Mirra

Caldo, ambrato, aromatico, muschioso, resinoso.

Nota di fondo calda e balsamica, particolarmente apprezzata negli accordi ambrati. Il suo aroma sensuale e caratteristico ricorda le note calde del benzoino, dell'incenso e del muschio. Può anche rivelare sfaccettature inaspettatamente dolci.

Scheda tecnica
Tipo
Materia prima naturale
Metodo di estrazione
Distillazione a vapore
Parti usate
Resina ottenuta per essudazione

Produzione

Gli alberi di mirra crescono nelle regioni aride dell'Africa nord-orientale e della penisola arabica. La mirra si ottiene per essudazione naturale o artificiale della corteccia dell'albero. Il liquido bianco e denso che viene raccolto diventa marrone con l'ossidazione e viene poi distillato a vapore per ottenere la sua essenza.

La storia

La storia della mirra è antica quanto quella del suo omologo incenso. Gli Egizi la usavano per preparare il kyphi e come parte del processo di imbalsamazione. Nella Bibbia, la mirra era uno dei famosi regali portati a Gesù Bambino dai Re Magi. Nella cultura greca era usata per aromatizzare le bevande ed è anche associata a una specifica leggenda. Myrrha fu maledetta dalle Gorgoni per aver avuto una relazione incestuosa con suo padre, Cinyras, il re di Cipro. Di conseguenza fu trasformata in un albero di mirra e quando la corteccia si spaccò nacque suo figlio Adone.

Origine

Emirati Arabi Uniti, Egitto, Oman, Arabia Saudita, Yemen