Un esempio di freschezza: Le foglie di violetta conferiscono alle fragranze una freschezza acquosa che ricorda i cetrioli o l'erba tagliata. Molto diverse dal profumo dei fiori di violetta, le foglie di violetta possiedono sfumature intensamente verdi con note floreali più sottili.

Pianta dal gusto esigente, la violetta predilige i climi temperati, i terreni ben irrigati e l'ombra. I fiori delicati sbocciano in petali di colore viola, come si può intuire, che circondano stigmi di colore giallo vivo. Esistono due varietà comuni in profumeria: Le violette di Parma e le violette Victoria, entrambe originarie dell'Egitto. Oggi questi delicati fiori si trovano in Italia e in Francia, dove per molti anni hanno caratterizzato la città di Tolosa. Una volta raccolti i fiori, i campi vengono falciati per raccogliere gli steli e le foglie rimaste, che hanno un profumo e un colore verde piuttosto intenso una volta ottenuta l'assoluta. Per ovviare a ciò, l'assoluta viene purificata attraverso la distillazione per creare un prodotto incolore, più adatto alla tavolozza dei profumieri. Nel frattempo, la nota di "fiore di violetta" utilizzata in molte fragranze è in realtà una riproduzione sintetica creata con molecole come gli iononi.


Abbiamo avuto una lunga storia d'amore con questi delicati fiori viola. Le viole sono menzionate per la prima volta nel IV secolo a.C., quando il mito greco racconta la storia d'amore tra Zeus e Io. Sommerso dalla sua infatuazione, Zeus ordinò alla Terra di creare il più bello di tutti i fiori in suo onore: lo Ion (viola in greco). Nel giro di un millennio e mezzo, le violette acquistano una notevole popolarità, venendo commercializzate e vendute in prodotti di consumo come la polvere di violetta e muschio del XV secolo, commercializzata per la cura dei capelli. Lo stesso Napoleone amava molto questo fiore, tanto da guadagnarsi il soprannome di "caporale viola", e il fiore divenne l'emblema del suo partito imperiale. Tuttavia, l'umile violetta non avrebbe raggiunto il suo vero apice fino all'epoca vittoriana, quando i profumieri iniziarono a dilettarsi con la sua dolce fragranza. Nel 1867, a Grasse fiorirono per la prima volta i campi di violetta. I profumieri usavano la tecnica dell'enfleurage per estrarre il profumo fresco e polveroso del fiore che, per molte generazioni, era considerato l'incarnazione della femminilità. Una volta inventati i solventi per l'estrazione, i profumieri poterono sfruttare anche il potere odoroso delle foglie di violetta. Una volta che la nota del fiore di violetta poté essere ricreata sinteticamente, la sua produzione naturale cessò quasi del tutto a causa del suo costo di produzione particolarmente elevato.


Germania, Francia, Paesi Bassi
